sabato 1 marzo 2008

CONSIGLI PER IL RISPARMIO ENERGETICO DA UN ARCH'INVALIDO A ROTELL,E

Certificazione dell'efficienza energetica degli edifici
Dal 4 gennaio 2003 è in vigore la Direttiva UE del 16 dicembre 2002 che rende obbligatoria la certificazione energetica degli edifici (articolo 7). La Direttiva dovrà essere trasformata in legge nazionale entro il 4 gennaio 2006 e, a partire da quella data, tutti i locatori e i venditori di case e di appartamenti dovranno presentare agli affittuari e agli acquirenti un certificato che indica i consumi energetici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda, nonché le emissioni di CO2. Il certificato dovrà inoltre riportare informazioni sull’involucro edilizio e sugli impianti tecnologici installati.
La certificazione energetica ha l’obiettivo di:
Rendere più trasparente il mercato immobiliare, perché consente un confronto dei consumi energetici collegati all’immobile;
Informare sugli impianti e i potenziali di risparmio energetico;
Documentare lo standard energetico e tecnologico dell’immobile;
Stimolare i proprietari a procedere al miglioramento energetico dei loro immobili;
Essere uno strumento di marketing
Contribuire alla tutela dell’ambiente
L’Italia ha recepito la Direttiva con il Decreto Legge 19 agosto 2005 n. 192 “Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia”.
Riportiamo in breve i più importanti contenuti nel D.L.:
Art. 3
Il D.L. viene applicato a:
1) nuove costruzioni ;
2)edifici esistenti in caso di manutenzione straordinaria, di interventi installazione di impianti termici, di sostituzione di generatori di calore, ecc.
Entro un anno gli edifici nuovi e quelli esistenti, sottoposti a manutenzione straordinaria dovranno essere dotati di certificato energetico.
Art. 4 Il D.L. descrive la metodologia di calcolo e i requisiti della prestazione energetica. I decreti attuativi (da emettere entro 120 gg.) riguarderanno: a) criteri e metodologie di calcolo per il risparmio energetico; b) requisiti professionali e di accreditamento per la certificazione.
I decreti attuativi saranno adottati su proposta del Min.Att.Prod. di concerto con i Min.Infras. e Min. dell’Ambiente d’intesa con la Conferenza Unificata (Regioni), CNR, ENEA e CNCU (Comitato Nazionale Consumatori e Utenti).
Art. 6 Contenuti del certificato energetico: a) Dati energetici dell’edificio b) Valori di riferimento di legge c) Suggerimenti in merito agli interventi più significativi e convenienti per aumentare l’efficienza energetica Le guide nazionali saranno disponibili fra 180 gg.
Art. 8
La certificazione energetica include:
- Relazione tecnica – accertamenti ed ispezioni
- Modalità della Documentazione progettuale (prevista entro 180 gg.)
- Relazione delle prestazioni energetiche
e deve essere consegnata ai Comuni a fine lavori con asseverazione da parte della D.L.
Art. 9
Funzione delle Regioni ed Enti locali
Art. 10 Monitoraggio, analisi, valutazione ed adeguamento della normativa energetica. Requisiti della prestazione energetica degli edifici Fino ad emanazione dei Decreti attuativi si applica la Legge 10/91 con le modifiche apportate nell’All. n. I Art. 11
Norme transitorie (Titolo II) e Disposizioni finali (Titolo III)
Art. 13 Misure di accompagnamento: - Sensibilizzazione degli utenti - Aggiornamento del circuito professionale - Formazioni di esperti qualificati ed indipendenti
Ogni transazione (compravendita, locazione) è parte integrante fondamentale (è prevista la nullità del contratto in caso di mancato rilascio Art. 15 n. 8). Le linee guida nazionali per la certificazione energetica prevedranno anche metodi semplificati di calcolo.

L'efficienza degli edifici Efficienza energetica: come misurarla?
Un indice dell'efficienza energetica degli edifici è il fabbisogno energetico per metro quadrato e anno (khW/m2a) necessario per il riscaldamento, per la produzione di acqua calda e per il raffrescamento estivo. Includendo inoltre il consumo energetico dell’illuminazione e degli apparecchi elettrici, si ottiene l'indice energetico complessivo.
Alcuni esempi di efficienza energetica (riscaldamento) in (khW/m2a)
Edifici convenzionali non corrispondenti alle normative sul risparmio energetico
220-250
Edifici convenzionali corrispondenti alle più recenti normative
80-100
Edifici a basso consumo energetico
30-50
Edifici passivi
< 15
Edifici a consumo energetico zero
0
La maggior parte degli edifici non corrisponde alle normative sul risparmio energetico emanate dopo il 1980. Pochi hanno uno standard energetico che può essere definito "sostenibile". C’è quindi ancora molto da fare per rendere l'intero patrimonio immobiliare energeticamente efficiente.
Altri documenti sull'argomento
L'efficienza energetica degli edifici
Edifici a basso consumo energetico
Edifici passivi
Progetti innovativi
Certificazione dell'efficienza energetica
I palazzi di vetro
Antiesempi – Edifici energeticamente inefficienti
Edifici a basso consumo energetico
A basso consumo energetico sono considerati quei fabbricati che hanno un fabbisogno termico inferiore a 50 khW/m2a
Come costruire un edificio a basso consumo energetico?
Costruire edifici di elevata efficienza energetica non è difficile. L'efficienza si ottiene partendo da accorgimenti semplici: giusto orientamento e compattezza della forma. Occorre inoltre un involucro edilizio termicamente ben isolato, impermeabile e senza ponti termici. Queste sono le misure più efficaci per ridurre i consumi energetici, creando così ottime condizioni per ulteriori miglioramenti dell'efficienza.
In un edificio, che consuma poca energia, è molto più facile mantenere buone condizioni climatiche e coprire il rimanente fabbisogno energetico con le energie rinnovabili.
Accorgimenti semplici
Orientamento
L'orientamento migliore è quello verso Sud, perché consente il migliore sfruttamento degli apporti solari in inverno. La facciata esposta a Sud è anche più facilmente ombreggiabile in estate. L'orientamento verso Sud non è sempre realizzabile, ma gli esempi dimostrano che anche edifici con un orientamento differente possono essere energeticamente efficienti.
Compattezza della forma
La compattezza dell'edificio incide sul fabbisogno energetico, perché si riscalda (o si raffredda) un volume e lo scambio termico con l'ambiente esterno avviene tramite la superficie. Conferendo all'edificio una forma compatta, il rapporto tra superficie (S) e volume (V) diventa più vantaggioso. Il rapporto S/V di un edificio energeticamente efficiente dovrebbe essere < 0,6.
Isolamento termico
L'isolamento termico è la misura più efficace e più economica per ridurre il fabbisogno termico. I costi d'investimento si recuperano già entro pochi anni tramite i risparmi energetici ottenuti. Una kWh risparmiata mediante l'isolamento termico vale di più di una kWh risparmiata con l'uso del più efficiente sistema di riscaldamento/raffreddamento, perché la vita dei materiali termoisolanti è molto più lunga rispetto a quella degli impianti.
Assenza di ponti termici
I ponti termici aumentano notevolmente il fabbisogno termico e pertanto devono essere accuratamente evitati. Balconi ed altri elementi che normalmente sporgono dalla facciata possono essere costruiti anche senza diretto contatto con l'edificio.

Impermeabilità dell'involucro
L'involucro di un edificio energeticamente efficiente deve essere impermeabile al vento, perché le infiltrazioni d'aria incontrollate attraverso giunti e fessure aumentano il fabbisogno termico. L'impermeabilità può essere accertata tramite un Blower-Door-Test. In condizioni di una differenza di pressione di 50 Pa (Pascal) il tasso di ricambio d'aria per infiltrazione (n50) deve essere compreso tra lo 0,2 e lo 0,6/h.
Finestre
Le finestre servono in primo luogo per illuminare gli ambienti con la luce naturale; in secondo luogo anche per captare gli apporti termici solari. In inverno, le finestre fanno perdere molto calore rispetto alle pareti, perché la loro trasmittanza è molto maggiore di queste ultime. Le finestre usate negli edifici a basso consumo energetcio hanno una trasmittanza ridotta (U <> 0,55 % della luce incidente. La dimensione delle finestre deve essere tale da non creare surriscaldamenti in estate.
Schermature
Le schermature svolgono varie funzioni: devono ombreggiare le finestre quando c'è troppo sole ed impedire così abbagliamenti e surriscaldamenti, riflettere la luce nella profondità dei locali migliorando così l'illuminazione naturale. Per svolgere queste funzioni le schermature dovrebbero essere regolabili.
Installazioni
Ventilazione controllata
Gli edifici energeticamente efficienti sono dotati di un impianto di ventilazione controllata. La ventilazione meccanica consuma energia elettrica, ma ha due essenziali vantaggi: è più precisa nel regolare il ricambio d'aria e può recuperare calore dall'aria in uscita. Il ricambio d'aria deve essere individualmente regolabile secondo le esigenze: per esempio, quando sono presenti molte persone e fumatori.
Recupero di calore
La ventilazione meccanica consente il recupero del calore dall'aria in uscita: Il recupero avviene per mezzo di scambiatori di calore che lo trasferiscono all'aria in entrata. Per ottenere un buon risultato di recupero, questi scambiatori devono avere un rendimento di almeno il 60-75 %.
Scambiatori di calore interrati
Il sistema di ventilazione meccanica può essere collegato anche a scambiatori interrati che consentono di riscaldare o di raffreddare l'aria in entrata, perché alla profondità di 100-150 cm, la temperatura della terra rimane quasi costante per tutto l’anno. L’aria esterna che attraversa lo scambiatore interrato si riscalda in inverno e si raffredda in estate. In inverno, l’aria esterna di 0°C può assumere una temperatura fino a 10-12°C, mentre in estate, l'aria oltre i 30°C si raffredda fino a 25-27°C.
Riscaldamento
Al riscaldamento degli edifici ad alta efficienza energetica contribuiscono gli apporti solari captati dalle finestre e il calore emesso da persone ed apparecchi elettrici. Questi contributi non sono normalmente sufficiente per portare la temperatura interna ai desiderati 19-20°C, per cui si ha bisogno anche di un impianto di riscaldamento. La produzione di calore può essere affidata ad una caldaia a condensazione, ad una pompa di calore o, in certi casi, anche ad un collettore solare.
Acqua calda sanitaria
La produzione d’acqua calda sanitaria con collettori solari riduce notevolmente i consumi energetici ed è pertanto economica. Con il risparmio energetico ottenuto i costi di un collettore si recuperano in pochi anni.
Pannelli fotovoltaici
I pannelli fotovoltaici generano corrente continua a 12 o 24 V, che, trasformata in corrente alternata a 220 V, viene normalmente immessa nella rete della società erogatrice di energia elettrica, mentre il consumatore si serve direttamente dalla rete. Il sistema ha due vantaggi per il consumatore: garantisce la disponibilità d’energia elettrica in ogni momento e anche un guadagno, perché la società acquista la kWh fotovoltaica ad un prezzo maggiore di quello di una kWh erogata. Con questo guadagno, il cliente ammortizza il costo del suo impianto.
La progettazione
La progettazione di edifici ad alta efficienza energetica deve essere mirata ed accurata, quindi è un po' più impegnativa della progettazione di un fabbricato normale. Per ottenere un buon risultato occorre la collaborazione di vari specialisti fin dall'inizio dei lavori. A supporto della progettazione esistono oggi software che consentono il controllo dei risultati progettuali in ogni momento.
Altri documenti sull'argomento
L'efficienza energetica degli edifici
Edifici a basso consumo energetico
Edifici passivi
Progetti innovativi
Certificazione dell'efficienza energetica

48 consigli per migliorare l'efficienza energetica
Una famiglia italiana spende, nella media, annualmente circa 1.500 Euro per l'energia (gas, gasolio, elettricità). Questa spesa potete ridurla nella misura del 10 - 80 % (dipende dall'attuale efficienza della vostra casa e dalla vostra volontà di migliorarla ancora).
Risparmiare energia è una buona strategia per alleggerire il vostro budget familiare e risparmiare soldi per spenderli in maniera migliore.
Ci sono tantissime possibilità per rendere una casa energeticamente più efficiente, da miglioramenti semplici e poco costosi fino ad interventi più onerosi che si ripagano solo a lungo termine. Ciò che potete e volete fare per migliorare l'efficienza energetica della vostra casa dipende da numerosi fattori: dal vostro stile di vita, dalla dimensione e dal taglio della casa, dall'efficienza già esistente, dalla località e posizione in cui si trova, ecc., ecc.
In ogni caso, lasciatevi guidare dal seguente principio: cominciare con quegli interventi che costano poco e rendono di più. Spesso è la soluzione più economica e semplice che dà il più grande taglio alle vostre bollette dell'energia e dell'acqua. Poi, con i soldi risparmiati mese per mese, potrete affrontare progetti più ambiziosi.
Alcuni fornitori di energia e gli uffici pubblici offrono informazioni utili sulle possibilità di risparmiare energia in casa e sui programmi statali che agevolano il risparmio energetico e promuovono l'uso delle energie rinnovabili (isolamento termico, collettori solari per produrre acqua calda, impianti fotovoltaici per produrre corrente elettrica). Rivolgetevi ai vostri fornitori di energia e all'Agenzia per l'energia della vostra Regione o Provincia.
Da nostra parte vi diamo i seguenti consigli
1.
Per iniziare, raccogliete le bollette del gas e dell'elettricità degli ultimi 12 mesi. Fate la somma e dividetela per i metri quadrati della superficie della vostra casa, escludendo le superfici dei locali non riscaldati (box, scantinati, ecc.). La spesa media ammonta a 10 - 25 Euro al metro quadrato e anno. Nel caso che la vostra spesa si trovi in questo segmento o è maggiore, avrete molte possibilità di ridurre sensibilmente le vostre bollette.
2.
Misurate lo spessore dell'isolamento termico delle pareti e del tetto della vostra casa. Valutate l'età del vostro impianto di riscaldamento e lo stato in cui si trova, valutate le vostre finestre e guardate se lo scaldabagno possiede un sufficiente isolamento termico. Come vi sentite nella vostra casa? Nelle giornate ventose penetra dell'aria? Vi sentite a vostro agio?
3.
Chiedete assistenza. Molte Agenzie regionali e provinciali per l'energia e anche le associazioni dei consumatori forniscono gratuitamente degli opuscoli informativi, nonché indirizzi dei professionisti che possono aiutarci. In alcuni paesi vi sono degli enti che offrono gratuitamente, o a prezzi scontati, cappotti isolanti per il boiler, soffioni a risparmio idrico per la doccia, lampade fluorescenti a basso consumo energetico. Ci sono anche incentivi finanziari per l'acquisto di collettori solari, caldaie ad alto rendimento, pompe di calore e impianti fotovoltaici. Esistono anche servizi che eseguono un check up energetico della vostra casa e vi consigliano gli interventi che potete intraprendere. Alcuni professionisti del settore eseguono questo controllo a costi contenuti. Un controllo professionale, che include anche un test della permeabilità al vento (blower door test) della vostra casa, ha un costo tra 150 e 250 Euro. Se le vostre bollette sono alte, questo controllo conviene in ogni caso.
4.
Fate un programma d'azione. La seguente lista di possibili interventi è un utile strumento per iniziare. Le priorità effettive possono essere naturalmente anche altre, per esempio quelle che risultano dal check up della vostra situazione.
Interventi che non costano niente, ma che contribuiscono a risparmiare soldi
5.
Mettete il termostato del bollitore d'acqua calda su 35°C
6.
Spegnete la luce quando uscite da una stanza.
7.
In inverno mettete i termostati dei radiatori su 20°C quando siete a casa e su 12°C quando andate a letto. I cronotermostati fanno questo automaticamente.
8.
Usate i programmi di risparmio della vostra lavatrice e della vostra lavastoviglie
9.
Non inquinate l'acqua (calda e fredda), né in casa, né fuori.
10.
Pulite una volta almeno all'anno i radiatori del condensatore del vostro frigorifero.
11.
Asciugate il vostro bucato all'aria e non nelle macchine asciugatrici
12.
Chiudete le aperture di ventilazione nei locali non frequentati.
13.
Riparate i rubinetti e gli sciacquoni perdenti (5% del consumo idrico in casa è dovuto a perdite)
14.
Chiudete le persiane (e le finestre) in estate durante i giorni molto caldi e al tramonto in inverno.
15.
Controllate periodicamente tutti i rubinetti e gli sciacquoni. Un rubinetto che gocciola continuamente può perdere fino a 2000 litri d'acqua all'anno. Uno sciacquone difettoso può perdere fino a 6 litri all'ora, cioè 52.000 litri all'anno.
Cose semplici e poco costose con spese recuperabili in meno di un anno
16.
Installate un nuovo soffione sulla doccia che eroghi solo 5 litri al minuto, così risparmierete fino al 50% dell'acqua.
17.
Montate bocche frangigetto sui rubinetti della cucina e del bagno. Queste bocche aggiungono aria all'acqua e riducono i consumi idrici del 30-50%.
18.
Per le docce esistono rubinetti "a serrata rapida" che interrompono istantaneamente l'erogazione dell'acqua. Il loro uso permette un risparmio del 50% circa.
19.
Installate nel sistema di riscaldamento un cronotermostato programmabile.
20.
Chiudete, nel tetto e nello scantinato, tutte le aperture più grandi e sostituite i vetri rotti delle finestre.
21.
Pulite i filtri del sistema che vi fornisce aria calda in inverno e del condizionatore d'aria in estate.
22.
Montate dietro ai radiatori dei pannelli di sughero rivestiti con un foglio d'alluminio.
23.
Isolate con una fascia termoisolante il primo metro dei tubi di acqua calda e fredda (in entrata).
24.
Installate lampade compatte fluorescenti laddove la luce rimane accesa più a lungo
Interventi fino ad un costo di 500 Euro che si recuperano entro 1-3 anni
25.
Fate eseguire un controllo completo della vostra casa, incluso un blower door test, per identificare le sorgenti delle infiltrazioni d'aria.
26.
Tappate e rendete impermeabili tutte le fessure identificate dal test.
27.
Cominciate con il tetto e lo scantinato (in particolare laddove tubi e cavi entrano in casa e intorno ai collegamenti con la fondazione), poi impermeabilizzate le finestre e le porte.
28.
Sigillate ed isolate i canali del sistema di riscaldamento (e raffrescamento) ad aria.
29.
Installate sciacquoni dotati di un tasto di risparmio. Utilizzando questo tasto si riduce una scarica dai normali 9-15 litri a soli 3-4. Il risparmio idrico è fino al 50%.
30.
Montate rubinetti con miscelatori monocomando che miscelano l'acqua fredda e calda. In confronto a due rubinetti separati per l’acqua calda e quella fredda, questi rubinetti consentono un sensibile risparmio idrico perché non richiedono continuamente una correzione della temperatura.
31.
Fate revisionare i vostri sistemi di riscaldamento (e di raffrescamento) ogni due anni.
32.
Installate ulteriori rubinetti con economizzatore incorporato, soffioni ad alta efficienza e cronotermostati.
33.
Sostituite le vostre vecchie lavatrici e lavastoviglie con nuove a basso consumo idrico ed energetico.
34.
Fate montare schermature isolanti davanti alle finestre o nuove finestre con vetri termoisolanti o, in climi meridionali, finestre con vetri IR (infrarossi) o fate applicare sui vetri pellicole che regolano gli apporti solari).
35.
Isolate i tubi d'acqua calda nello scantinato non riscaldato e nei vespai sotto la casa.
Interventi che risparmiano molta energia, e vengono recuperati entro 3 e 15 anni
36.
Isolate termicamente le fondazioni della casa fino alla profondità di gelo. Questo conviene nel caso in cui si debba scavare intorno alla casa (canalizzazioni, ecc.).
37.
Isolate il soffitto dello scantinato non riscaldato con pannelli termoisolanti. In uno scantinato riscaldato conviene isolare termicamente le pareti perimetrali dall'interno. Questo isolamento termico non occorre in climi caldi.
38.
Migliorate l'isolamento termico del vostro tetto. Questo conviene sia in climi freddi che in clima caldi, perché previene il surriscaldamento della casa.
39.
Migliorate l'isolamento termico delle pareti perimetrali. L'intervento è più oneroso, ma conviene se la casa consuma molta energia per il riscaldamento.
40.
Installate dappertutto lampade compatte a risparmio energetico, anche all'esterno.
41.
Installate un timer che regoli l'accensione e lo spegnimento delle lampade all'esterno.
42.
Installate un collettore solare (sul tetto o sulla terrazza) che produca acqua calda e, in molti casi, può servire anche in inverno per il riscaldamento.
43.
Modernizzate la caldaia, il bruciatore, il boiler, il climatizzatore, sostituite il frigorifero con uno dei modelli più recenti che sono più efficienti. La modernizzazione contribuisce spesso a risparmiare costi, e, se si deve sostituire qualche impianto, conviene in ogni caso. Se avete ben coibentato e impermeabilizzato la vostra casa, non c'è più bisogno di un sistema di riscaldamento e di climatizzazione così potente
44.
Se dovete sostituire le finestre della vostra casa, sostituitele con quelle superisolanti o di bassa emissività se vi vivete in una zona con clima freddo, o con quelle a bassa trasmittanza solare, se vi vivete in una zona con clima caldo.
45.
Sostituite i vecchi sciacquoni dei bagni con quelli moderni che risparmiano il 50–80 % d'acqua.
46.
Montate schermature mobili davanti alle finestre che ombreggiando prevengono spiacevoli surriscaldamenti in estate.
47.
Raccogliete e utilizzate l’acqua piovana. Con l’acqua piovana potrete alimentare gli sciacquoni del water, irrigare l'orto e il giardino, fare pulizia in casa e lavare l'auto. Adeguatamente filtrata e depurata può essere persino utilizzata nella piscina, nel bagno e nella doccia. L'acqua piovana può sostituire circa il 50% dell'acqua potabile normalmente usata in casa.
48.
Piantate un albero a foglia caduca per ombreggiare in estate la finestra più grande sul lato Ovest della vostra casa. Non risparmiate immediatamente molti soldi, ma otterrete una qualità ecologica maggiore.

www.handyscap.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

Very intereresting reading. thx

paxil