martedì 11 marzo 2014

SCARABIA - rottamazione di presunto artista!

Quand'ero ragazzino: SCARABIA! Era un richiamo, un vocabolo di quartiere, inventato chissà quando e da chissà chi, che risuonava solo in barriera di Milano. Voleva semplicemente annunciare che uno di noi aveva terminato una raccolta di figurine oppure aveva giocattoli dei quali non si serviva più. A quel grido accorrevano tutti; piccoli monelli in allegria. Il benefattore gettava agli amici i modesti giochi di grande importanza, scatenando giocosa zuffa per il possesso.
Era un gran bel modo per condividere, non avevamo bisogno né di leggi né di politici per capire quel che era giusto fare per la nostra minuta società. Oggi ho deciso, getterò agli amici una parte di me stesso! Di sicuro non la peggiore...
Ora, siccome "per questioni di età" sono ritornato ai mitici "anni '60", si replica! Questa è una di quelle occasioni in cui un uomo si gioca "quel poco di reputazione che resta!". È una festa, è uno spettacolo al quale si lavora da parecchi anni.
Un'occasione per mettersi alla prova per vedere se la va o la spacca. Dalla storia del design agli anni di spettacoli sul palco dei teatri, passando per la scrittura, la lavorazione materica delle plastiche e la pittura estroversa lanciata di getto da un uomo e in carrozzina, oltre 30 anni di tentativi artistici compressi in un'ora di happening senza freni e senza sconti. Artisti di professione, amici, attori e le mie figlie, tutti a far di musica, danza e cantici per festeggiare un: non ce la faccio più!
È quella cosa che si fa soltanto una volta nella vita, sperando di non smettere, rinascere, trovare le energie per ricominciare il fare altro! Questo è un invito, chi non viene è uno scellerato traditore che non berrà stupore, cultura e vino!
Testi travolgenti! Lettori senza paura di colpire nel segno! Chi ha paura di venire?
invito per una festa-spettacolo-goccia di vino
l'evento si terrà in uno spazio storico di 450 m²: un'antica enoteca datata 1911, nella cui cantina, in origine dedicata all'imbottigliamento, è stato ricavato un suggestivo locale destinato ad accogliere selezionati appuntamenti artistici.
Per chi non è pratico di Torino e viene da fuori, buon consiglio è di arrivare da corso re Umberto, parcheggiare in piazza Solferino e se non c'è posto, ma c'è! Fare il giro della piazza e infilarsi nell'apposito parcheggio di corso re Umberto, comodo e spazioso. L'enoteca è a poca distanza, in via San Francesco d'Assisi quasi all'angolo via Santa Teresa. Zona di santi è, ma non ancora  ZTL. Evitare via Pietro Micca, non venire da piazza castello.
È uno spettacolo mio! www.handyscap.it
Carlo mariano Sartoris