giovedì 22 marzo 2012

Dedicato a una cagnetta che mi aveva sposato per sempre. Estratto da una raccolta di poesie

Con con l'avvicinarsi della festività consacrata alla resurrezione del Cristo e della natura, ogni anno mi viene in mente una cagnetta che, per 12 anni, è stata punto di riferimento per i miei sentimenti, insegnamento di vita e la prova tangibile che l'uomo cerca altre forme di intelligenza nell'universo senza rendersi conto che sono già  presenti sulla terra, sotto forma di animali sicuramente pensanti, spesse volte, meglio di noi                
PASQUA 2002 h.12,30


Sei morta così,

in un istante

bastardo del caso,

di morte violenta,

sotto al mio naso

e sei rimasta lì

sul ciglio asfaltato

senza scuoterti più,

col cuore spaccato

in un solo momento,

un cuore contento,

un vero peccato.



Il fato è un capriccio

e la morte dispone,

sgarbatamente,

la fine d'un vecchio

meticcio arancione,

allegramente al passo

col suo padrone.

Morte d'un animale

mite e innocente,

che gaio esultava,

gioioso d'un niente.

Ho sentito il suo male.



Mansueta bestiola,

felice e stupita,

che vivevi estasiata

da quant'è bella la vita,

d'un colpo pestata

da una macchina blu.

Nella consacrata

mattina di primavera,

m'adoravi rapita

sculettando sincera,

una volta ancora,

dopo, non più.



La vita è una ruota,

la tua s'è compiuta,

la mia è più vuota.

Schietta coda minuta,

d'impulso hai leccato,

festosa, abbaiato;

tu mi hai amato

più della gente,

senza fatue parole...

foglie al vento affidate,

che tra le folate

... si dileguano lente.

(Carlo a ZARA)

http://www.handyscap.it/

3 commenti:

Teresa ha detto...

Bella Zara!!! Amore di cane, amore di la vita.

lentini m. teresa ha detto...

Cucciola...un cane è per sempre, anche quando se n'è andato via!

antonio.dattilo@libero.it ha detto...

Leggendoti e non sapendoti
poeta oltre che scrittore
mi sovviene il Pascoli
ed il suo cortese passatore

il tuo "ad minora"...
sperando del rivederti
arrivi l'ora